Il problema dei Muridi infestanti
Conosci il tuo nemico
Ratti e topi
a causa delle malattie che veicolano
e dei danni che provocano all'ambiente,
agli animali domestici e alle proprietà,
possono essere considerati l'ultimo
grande nemico animale dell'uomo
moderno.
Le esche a base di anticoagulanti
sono le armi più efficaci,
economiche e di minore impatto ambientale.
Altre armi sono le trappole a colla e le trappole
meccaniche, il cui impiego è indicato ove è preferibile
non usare veleni e dove è necessario un risultato
rapido.
Topi
campagnoli e Arvicole
Oltre
alle precedenti specie di muridi, dette commensali
perché vivono a stretto contatto con l'uomo
mangiando alla sua mensa, vi sono altre numerose
specie di roditori che possono creare molti danni
nelle coltivazioni agricole, negli orti e giardini.
Spesso si nutrono delle parti carnose delle piante
soprattutto di tuberi e bulbi oppure rodendo la
corteccia ad anello alla base degli alberi portandole
alla morte. Quasi tutte le specie possono essere
combattute con esche posizionate all'interno delle
gallerie.
Gli anticoagulanti
sono stati la svolta fondamentale nella lotta
ai muridi. La ragione del loro successo è legata
al ritardo con cui si manifesta la loro azione,
all'assenza di particolari sapori, alla bassissima
dose d'uso ed alla esistenza di un antidoto specifico.
Gli anticoagulanti utilizzati per la produzione
di esche rodenticide chimicamente appartengono
tutti a 2 categorie: cumarine e indandioni. Il
loro meccanismo di azione è comunque simile:
agiscono a livello del fegato come antagonisti
della vitamina K interferendo con la sintesi dei
fattori della coagulazione del sangue Vitamina
K- dipendenti.
La diversa tossicità delle molecole anticoagulanti è legata
soprattutto alla loro diversa capacità di
essere degradate metabolicamente ed allontanate con
le feci o le urine.
La loro azione inizia almeno dopo 3 giorni dall'ingestione,
provocando emorragie interne che indeboliscono l'animale.
La debolezza fa' si che l'animale riduca la sua attività e
rimanga preferibilmente nella sua tana.
La vitamina K1 è l'antidoto specifico di tutti
gli anticoagulanti.
Principi attivi:
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Warfarin Il primo anticoagulante
introdotto in commercio il cui uso è ormai
raro come rodenticida ma ampiamente usato
in medicina nelle terapie anticoagulanti. |
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Chlorophacinone Anticoagulante
a dose multipla della categoria degli Indandioni.
Meno tossico rispetto agli anticoagulanti
di generazioni successive perché si
conserva meno nel corpo dall'animale. Presenta
quindi minori rischi di avvelenamento secondario
per la fauna selvatica.
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Bromadiolone Cumarina di
seconda generazione efficace già con
due piccole ingestioni di esca. È il
principio attivo più usato in Europa.
Idoneo per la disinfestazione di tutti i
muridi infestanti.
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Difenacoum È generalmente
efficace già con due piccole ingestioni
di esca. E' un principio attivo con una selettività tra
le più elevate; risulta essere infatti
tossico su topi e ratti ed un po' meno sugli
animali domestici.
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Brodifacoum Potentissimo
anticoagulante. Agisce come gli altri principi
attivi anticoagulanti, ma una volta ingerito
ha una capacità di resistere alla
degradazione molto maggiore, per cui anche
una singola ingestione risulta mortale su
tutti i ceppi di muridi resistenti agli anticoagulanti
attualmente conosciuti. La quantità di
esca necessaria per ottenere con il Brodifacoum,
la dose letale è molto piccola, e
corrisponde appena al 5% del consumo alimentare
giornaliero sia per il topo che per il ratto.
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Tossicità acuta delle
esche:
Nella tabella viene riportato
il valore della tossicità delle esche
per singola ingestione.
I valori vengono espressi in DL50 che corrispondono
alla quantità di esca in grammi, che, somministrata
per via orale in una unica ingestione, porta alla
morte il 50% di un gruppo di soggetti di peso medio.
I valori sono stati calcolati partendo dai dati sperimentali
ricavati sui principi attivi puri.
Tossicità cronica
delle esche:
La tossicità di un principio attivo viene
notevolmente aumentata se l'ingestione viene ripetuta
per più giorni. La differenza di tossicità tra
i diversi anticoagulanti in questo caso è molto
meno accentuata, purché non si sia in presenza
di resistenze acquisite.
Appetibilità dell'esca
Va precisato che l'appetibilità delle esca è un
concetto da affrontare in modo statistico. Dipende
dalle disponibilità di fonti di cibo alternative,
dalle abitudini alimentari delle singole popolazioni,
dalla pressione demografica e dal comportamento
sociale.
Resistenza agli agenti atmosferici
Le esche vanno scelte anche in funzione della
loro resistenza agli agenti atmosferici.
Di seguito viene riportata tabella indicativa.
Cosa bisogna fare per combattere i muridi efficacemente
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1. Ispezione ed identificazione
Bisogna conoscere le caratteristiche degli
infestanti, quali sono le loro capacità fisiche
, quali sono i segni che bisogna cercare
e con questo trovare le risposte alle seguenti
domande:
Chi sono? Cosa hanno trovato da mangiare per
poter vivere in questa area? Dove si nascondono
durante il giorno ? Dove passano per andare
dai loro rifugi ai luoghi di alimentazione?
Sono appena arrivati o sono qui da molto tempo?
Da dove sono arrivati? |
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2. Pulizia, bonifica e ordine
Dove è possibile rendere inaccessibili
le loro normali fonti di cibo. Questo aumenterà l'efficacia
delle esche perché non avranno altro
da mangiare. |
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3. Applicazione dei mezzi di lotta
Scegliere il giusto tipo di esca o di trappola
a seconda dei casi. |
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4. Verifica
Le esche e le trappole vanno ispezionate regolarmente,
per valutare il consumo delle stesse ed
eventualmente reintegrarle qualora siano
finite. |
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5. Prevenzione
E' buona norma prevenire le reinfestazioni
creando dei punti di avvelenamento fissi
e protetti in stazioni di avvelenamento
di sicurezza per intercettare nuovi ve |
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